Confessioni di una web agency: il “making of” del nostro nuovo sito

È passato quasi un mese dalla pubblicazione del nostro nuovo sito web e abbiamo finalmente rielaborato l’emozione per questa novità tanto attesa: è arrivato il momento di raccontarti il “dietro le quinte” di questo restyling.

Giovane uomo che racconta pettegolezzi all'orecchio della sua collega in ufficio

Highly confidential: il perché

Nel nostro articolo sul perché rifare un sito web ti avevamo elencato diverse motivazioni per intraprendere la strada del restyling, e tra queste c’era la necessità di migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e adeguare l’immagine online all’evoluzione della propria identità di marca. Sono proprio queste le due ragioni principali per cui abbiamo fatto un bel respiro e ci siamo buttati, decidendo di investire una buona parte delle nostre energie nel self-branding.

Le aggiunte successive alla struttura iniziale avevano infatti reso poco navigabile il nostro vecchio sito, con un’architettura delle pagine che cominciava a prendere le forme di un labirinto. In più, anche noi eravamo cambiati parecchio in questi ultimi cinque anni: come si sa, la maturità porta maggior consapevolezza di sé e noi ci siamo accorti che la nostra personalità “professionale ma anche alla mano” non era più rispecchiata nell’aspetto serioso del vecchio sito.

Un’altra esigenza era rendere più flessibile il sito web, con la possibilità di effettuare rapidamente modifiche e aggiornamenti. Per questa ragione abbiamo abbandonato il nostro CMS proprietario in favore di Wordpress, che permette ad ogni membro del team di intervenire direttamente per effettuare le ottimizzazioni desiderate.

Brainstorming del team di sviluppatori sulla progettazione di UI e UX del sito web

Il come, anatomia di un restyling

La roadmap di questa avventura di restyling ha previsto molte soste di riflessione: in ogni fase, dall’analisi iniziale alla revisione finale, abbiamo dedicato ore ed ore ai brainstorming.

Come ti avevamo raccontato nell’articolo sulla nostra organizzazione aziendale, l’esperienza ci ha insegnato che un’ora in più di dialogo tra i reparti è un’ora guadagnata, ecco perché, tra fiumi di caffè e qualche sano screzio passeggero, abbiamo macinato diverse decine di ore di riunioni.

La dettagliata analisi iniziale sul vecchio sito è servita a mettere in luce le criticità principali. I numeri parlavano di un buon posizionamento delle pagine sui motori di ricerca, che però non corrispondeva ad un numero proporzionale di conversioni. Ci siamo scervellati sulle ragioni di ciò, concludendo attraverso l’analisi del comportamento degli utenti che i problemi erano legati alla poca attrattività dei contenuti e alla scarsa navigabilità della struttura.

Concetto di caos. Flusso caotico di pensieri per arrivare ad un'idea rappresentata da una lampadina luminosa

“Se esistesse uno psicologo delle agenzie web, avremmo passato ore sul lettino a scandagliare i meandri della personalità del brand in cerca di un insight.”

Abbiamo definito insieme gli obiettivi, abbiamo studiato le buyer persona, abbiamo discusso ogni singolo dettaglio della nostra identità di brand, abbiamo inquadrato meglio il tono di voce e abbiamo scelto una grafica che vi si accordasse. Se esistesse uno psicologo delle agenzie web, avremmo passato ore sul suo lettino a scandagliare i meandri della personalità del brand in cerca di un insight.

E luce fu: lo abbiamo trovato. Digital Vs Human, due facce della stessa medaglia.

Performance, analisi, potenza da una parte.

Empatia, spontaneità e responsabilità dall’altra.

Due anime che convivono nella nostra mission aziendale, orientata a risultati misurabili attraverso la potenza del digital, ma anche all’ascolto e all’unicità della relazione umana. Come si resta umani in un mondo incentrato sulla performance, se non con la responsabilità individuale verso gli altri? Nei feed-back dei nostri clienti abbiamo sempre ritrovato questa immagine di Lynx, e la sensazione di vedere nello specchio proprio quello che speri è molto gratificante.

Abbiamo scoperto che “Go digital, stay human” è anche il sottotitolo di un libro. Oh, no. Ma ormai era nostro, eravamo già “quella cosa lì”.

Scritta Less is more

“Lo stile minimal continua a trasmettere professionalità ma tutti gli altri elementi evocano un’idea di malleabilità: si può essere professionali ma anche alla mano.”

Abbiamo cercato di tenere insieme queste due anime in ogni parola e in ogni dettaglio grafico del nostro sito. Lo sfondo nero e le grazie del font hanno lasciato spazio ad un solare sfondo bianco, in cui i contenuti arrivano subito a darti il benvenuto e i colori a metterti a tuo agio. L’immancabile verde Lynx scavalla gli anni Zero e si fa più fluo, accompagnato da un viola ciarliero e modaiolo.

Gli spigoli si arrotondano, le linee si ammorbidiscono: lo stile minimal continua a trasmettere professionalità ma tutti gli altri elementi evocano un’idea di malleabilità: si può essere professionali ma anche alla mano.

Concetto di responsabilità

“Se è vero che è la responsabilità personale verso i nostri clienti a renderci umani, allora scegliamo di metterci in gioco personalmente.”

L’utente viene preso per mano e guidato con l’uso sapiente dei colori: i servizi dell’agenzia sono tanti e molto diversi tra loro, per questo li abbiamo caratterizzati utilizzando un colore diverso per ogni macrosettore – WEB, MARKETING, TECH E LEGAL. Il colore è ripreso nei titoli, negli elementi grafici e nei box di testo, così che nessun utente possa perdersi.

Infine, ci abbiamo letteralmente messo la faccia. Se è vero che è la responsabilità personale verso i nostri clienti a renderci umani, allora scegliamo di metterci in gioco personalmente. Nella pagina Chi siamo puoi conoscerci uno per uno e attraverso gli articoli del blog, firmati singolarmente, sentire cosa abbiamo da dirti.

E di cose da dirti ne abbiamo sempre di più, ecco perché abbiamo ristrutturato la sezione blog per renderla più navigabile, con motore di ricerca e suddivisione in categorie.

Ormai lo avrai capito: siamo molto soddisfatti di questo lavoro ma ora vogliamo sapere cosa ne pensi tu!

Copywriter dal 2015 o forse da una vita precedente, divoratrice di libri e affascinata dalle parole, in qualunque lingua. Vive la vita un'ansia alla volta, con una penna in mano come amuleto contro la noia.