Un progetto e-commerce non è un sistema isolato ma un business con forti interconnessioni rispetto all’ambiente circostante.
Cosa c’entra la crisi di Suez con il tuo e-commerce? Apparentemente lontano e non legato alla quotidianità dei business online locali, questo evento di cui si è tanto parlato ha dimostrato che, nel progettare l’avvio di un e-commerce, dobbiamo essere pronti ad affrontare variabili esterne che non riguardano strettamente gli aspetti tecnici della nostra piattaforma digitale: fattori che diamo per scontati ma che possono cambiare da un momento all’altro le carte in gioco, influenzando il nostro lavoro, senza che noi ne abbiamo il controllo.
Il blocco del Canale di Suez a causa dell’incagliamento della nave Ever Given, durato dal 23 al 29 marzo, ha avuto un forte impatto non solo sull’economia egiziana ma anche su tutto il commercio internazionale, lasciando tutto il mondo col fiato sospeso per una settimana finché l’ammiraglio Osama Rabie, presidente della Suez Canal Authority (SCA), non ha annunciato il 30 marzo la ripresa del traffico marittimo nel canale. L'Ever Given, un’enorme nave portacontainer di 400 metri di lunghezza, si era bloccata in diagonale attraverso una sezione meridionale del canale, la rotta di navigazione più breve tra Europa e Asia. Questo ha causato una lunga coda di navi in attesa di transitare nel canale, tra cui dozzine di navi portacontainer, portarinfuse, petroliere e navi per il trasporto di gas naturale o petrolio.
Benché il traffico sia stato ripristinato, le conseguenze del blocco sul commercio internazionale potrebbero farsi sentire per mesi dal momento che il 30% delle merci trasportate via mare e il 12% del commercio globale passa da qui. Secondo Lloyd’s List il costo del blocco è di circa 400 milioni di dollari all’ora. Si prevede che gli operatori e i commercianti, già alle prese con i problemi e le restrizioni dovute alla pandemia di Covid-19, dovranno affrontare perdite per milioni di euro.
Questi ritardi stanno avendo un forte impatto sugli ordini di e-commerce effettuati dai consumatori europei, come Amazon, eBay e AliExpress dal momento che molte merci cinesi vendute su queste piattaforme sono rimaste bloccate per giorni nel canale, ma non solo: gli effetti si faranno sentire anche sulle imprese non direttamente coinvolte nella spedizione di questi beni, perché, più in generale, le tariffe di spedizione per le navi stanno aumentando e perché il blocco ha interrotto anche le catene di approvvigionamento globali di materie prime e componenti per la produzione di manufatti prodotti e venduti nel resto del mondo. Molto spesso nel sistema di produzione attuale la gestione dell’approvvigionamento è gestita su un modello globalizzato che fa affidamento sulle supply chain globali, quindi sulla possibilità di far pervenire in modo rapido ed efficiente le scorte dall’estero risparmiando sull’accumulo di stock. L’improvvisa indisponibilità di merci ha messo in luce le criticità di questo modello, evidenziando come un evento avvenuto molto lontano da noi possa avere ripercussioni sull’intero sistema.
L’impatto che questo evento sta avendo riguarda quindi tutto il commercio, sia quello offline che quello online, tanto che anche un e-commerce italiano che produce e vende localmente potrebbe subire ripercussioni dovute all’aumento dei costi di spedizione.
Come ha già dimostrato la pandemia, eventi su scala globale possono avere un impatto, sia positivo sia negativo, su un progetto di business online, non solo quelli di grandi dimensioni operanti su larga scala ma anche, ad esempio, su un piccolo local e-commerce (la tipologia di commercio elettronico fondato sulla prossimità geografica, che ha avuto un grande sviluppo durante la crisi del Coronavirus).
Parlando di effetti della pandemia, infatti, pensiamo anche alla grande spinta che le chiusure dei negozi fisici e le restrizioni per il contenimento del virus hanno dato allo sviluppo del commercio online. L’ISTAT rivela che il 2020 è stato l’anno dell’e-commerce, cresciuto in Italia del 34,6 % rispetto all’anno precedente. Secondo gli analisti la penetrazione del mercato da parte del commercio online a livello globale raggiungerà il 25% entro il 2025 rispetto al 15% attuale. La tendenza mostra una rapida ascesa dello shopping digitale che si manterrà probabilmente anche dopo il covid-19.
Questi esempi mettono in luce un aspetto spesso sottovalutato quando si progetta un business online, cioè l’importanza dei fattori ambientali che possono incidere sull’andamento delle vendite e quindi il successo del progetto, fattori non controllabili e, come dimostrano gli esempi citati, a volte nemmeno prevedibili.
Un progetto e-commerce non è un sistema isolato, che viaggia sulla base di logiche proprie, ma un business con forti interconnessioni rispetto all’ambiente circostante. Nell’elaborare il proprio modello di business - ovvero l’insieme delle soluzioni organizzative e strategiche che consentono di acquisire un vantaggio competitivo - e nel valutare i risultati del proprio negozio online, non basta tenere conto degli aspetti tecnici, perché l’andamento delle visite e delle conversioni dipende da fattori che esulano dall’abilità di costruire un buon sito, posizionarlo correttamente sui motori di ricerca o dargli la giusta visibilità attraverso il marketing.
Tra le variabili esterne alla piattaforma che contribuiscono a influenzare il modello di business, ci sono ad esempio alcuni aspetti che devono essere considerati quando si pianifica l’avvio di uno store online:
In conclusione, un sito e-commerce è una grande opportunità nel mercato contemporaneo, ma non può e non deve essere pensata come una semplice alternativa digitale al negozio fisico.
Dotato di caratteristiche e dinamiche proprie, il commercio elettronico viene influenzato da molteplici fattori, di cui si deve tenere conto nell’elaborazione di un business plan adeguato, mettendo in conto anche quelli che non sono direttamente sotto il nostro controllo per essere pronti ad elaborare strategie alternative.
Prenditi un istante per parlarcene e la svilupperemo insieme. È il momento di costruire una presenza digitale efficace e far decollare il tuo progetto.